Nell’ordinamento giuridico dell’Italia, un avvocato diritto concorsuale è colui che opera nell’ambito del diritto fallimentare che riguarda un’impresa. Il termine “procedure concorsuali” può trarre in inganno e far pensare ad un qualcosa che riguarda dei concorsi, di quelli che si fanno per esempio per vincere qualche cosa ma non è così.
Infatti un avvocato diritto concorsuale è un professionista laureato in legge e con specializzazione Amministrativa e che, nello specifico, si occupa di tutte le procedure concorsuali liquidatorie che riguardano le società.
In questo particolare momento in cui l’economia non è delle più stabili, purtroppo sempre più aziende entrano nel circuito dei fallimenti. Bisogna fare attenzione a non confondere il fallimento con la bancarotta. Sono procedure che si attuano per situazioni differenti. Infatti la bancarotta è un procedimento che riguarda il ramo penale della legge mentre il fallimento, e la conseguente liquidazione giudiziale, sono atti che servono a creare una liquidità economica quando un’azienda è insolvente e incapace a pagare i debiti.
Nel caso un’azienda, per esempio lombarda, si trovi in difficoltà e non abbia sufficiente denaro per saldare i debiti che riguardano soprattutto le imposte, ma anche i possibili debiti dovuti al mancato pagamento dei fornitori, dovrebbe necessariamente rivolgersi ad un avvocato diritto concorsuale Milano. Un avvocato diritto concorsuale seguirà tutte le procedure necessarie affinché l’azienda riesca a ritrovare una certa liquidità
Quale è l’azienda tipo che può essere sottoposta a fallimento e quindi che avrà bisogno di un avvocato diritto concorsuale?
L’azienda deve rientrare in determinati requisiti perché non tutte possono avviare le procedure fallimentari per ottenere una certa liquidità di denaro. Come prima cosa l’azienda, negli ultimi 3 anni, deve aver avuto uno stato patrimoniale attivo di almeno 300.000 mila euro. L’attivo patrimoniale non si riferisce esclusivamente al fatturato prodotto ma contempla anche l’acquisto di terreni, immobili o macchinari che riguardano sempre le attività dell’azienda e che sono in tutto e per tutto beni aziendali.
Un altro parametro che l’azienda deve avere è che negli ultimi 3 anni di esercizio deve aver fatturato almeno 200.000 euro.
Per concludere, il terzo parametro fondamentale è che l’azienda non deve avere debiti superiori ai 50.000 euro.
Può sembrare strano che un’azienda che voglia attivare, grazie all’aiuto di un avvocato diritto concorsuale, la procedura di liquidazione non debba avere troppi debiti. Ma in effetti, questa procedura non è per chi ha debiti ma per chi necessità di soldi, quindi liquidità, per affrontare altri possibili investimenti favorevoli alla crescita aziendale o per saldare ciò che deve pagare ai fini fiscali o per pagare fornitori e dipendenti.
Un’azienda può decidere di farsi aiutare da un avvocato diritto concorsuale Milano, o di altra città, anche in forma preventiva, ovvero già si prevede che l’azienda stessa possa avere nel prossimo futuro difficoltà nel reperire una certa liquidità.
Lo si può fare tramite un’amministrazione controllata o meglio è con un preventivo concordato, ovvero una procedura in cui azienda debitrice e i creditori trovano un accordo preventivo di pagamento del debito.
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